CENTRALE DI BASTARDO, RIVEDERE DECISIONE DI DISMETTERLA

Perugia, 13 dicembre 2017 – “L’esplosione avvenuta ieri nell’impianto di distribuzione di gas a Baumgarten an der March, in Austria, ha determinato l’interruzione nella distribuzione del gas che ha interessato direttamente l’Italia spingendo il Mise a dichiarare lo stato d’emergenza. Di conseguenza, alcune delle centrali Enel che avrebbero già dovuto essere dismesse sono state chiamate ad entrare in esercizio visto che il metano, oltre ai riscaldamenti, alimenta anche alcuni impianti che supportano la rete elettrica nazionale. Tra queste c’era anche la centrale Enel Pietro Vannucci di Bastardo che è entrata in funzione con il primo gruppo, fornendo elettricità alla rete nazionale, ed è stata messa in pre-allerta per il secondo gruppo. Questo nuovo episodio dimostra – dopo quanto accaduto lo scorso inverno con l’ondata di freddo e la scorsa estate in seguito all’impennata delle temperature – quanto la scelta di dismettere alcuni impianti sia stata azzardata vista la situazione di incertezza a livello internazionale e considerato che, per la terza volta in un anno, sono stati proprio questi siti a garantire la sicurezza energetica nazionale. E’, quindi, importante che governo e Mise rafforzino l’autonomia della rete nazionale per evitare che ogni singolo incidente che accade all’estero pregiudichi la nostra sicurezza”. Così Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, che aggiunge “torniamo, inoltre, a chiedere alla Regione e ad Enel di mantenere attivo l’impianto di Bastardo che potrebbe anche essere riconvertito e dunque utilizzato per produrre energia pulita. In questa situazione di incertezza, disporre centrali sul proprio territorio è strategico, soprattutto in Umbria, attraversata dagli Appennini”.

CENTRALE BASTARDO, GALGANO (CI): MARGINALITA’ ECONOMICA METTE A RISCHIO SICUREZZA ENERGETICA UMBRIA

Roma, 22 settembre 2017 – “Centrale di Bastardo, con questa interrogazione, vogliamo porre all’attenzione del governo il tema della sicurezza dell’approvvigionamento di energia da parte dell’Umbria perché la nostra preoccupazione è che, per ragioni di esclusiva marginalità economica, si trascuri questo aspetto”. A dirlo, in commissione Ambiente durante la discussione della sua interrogazione, è stata Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori che aveva chiesto chiarezza rispetto agli ordini di Enel, che si sono susseguiti la notte del 2 agosto, di entrata in funzione e poi di spegnimento della centrale di Bastardo. Nella risposta, il governo ha precisato che queste richieste sono legate non solo a valutazioni sul fabbisogno di energia ma anche a motivi di marginalità economica e che sono valide per le 4 ore successive alla loro emanazione per cui possono essere revocate. Da qui il cambio di indirizzo rispetto alla centrale di Bastardo.

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CENTRALE PIETRAFITTA, UMBRIA ANCORA PENALIZZATA RISPETTO A TOSCANA E LAZIO

Roma, 6 luglio 2017 – “Centrale Pietrafitta, ringrazio la viceministra Bellanova ma è evidente che ripresentiamo interrogazioni al governo perché non siamo soddisfatti rispetto alla situazione dell’Umbria. Non capiamo, infatti, il motivo per cui si decide di investire sulla centrale di Montalto di Castro, che era stata dismessa, quando c’è il sito di Pietrafitta che è perfettamente funzionante. Di più, gli impianti di Santa Barbara e Pietrafitta sono praticamente simili ma uno lavora a pieno regime e quello umbro, invece, no e dalla risposta che mi è stata dati, i motivi alla base di queste decisioni non sono ancora chiari. A questo punto, posso solo immaginare che si tratti di una questione politica ovvero che la nostra Regione non sta facendo nulla per difendere le proprie centrali”. Così Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, ha risposto alla viceministra Bellanova discutendo, in commissione Attività produttive, la sua interrogazione sulla centrale di Pietrafitta e sulla scelte di Enel di investire su Montalto di Castro, per riattivare otto gruppi a “ciclo aperto” entro il 2017, e di far funzionare quasi costantemente l’impianto toscano di Santa Barbara del tutto simile a quello umbro. Nella sua risposta, la viceministra ha parlato di generiche ragioni economiche e di mercato che sarebbero alla base delle decisioni di Enel rispetto alle centrali da dismettere in tutto o in parte.

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CENTRALE BASTARDO, ENEL INVESTA ANCHE IN UMBRIA SU ENERGIE PULITE

Roma, 28 marzo 2017 – “La risposta del governo alla mia interrogazione apre delle speranze sul futuro della centrale Enel di Bastardo dal momento che vi si scrive la prospettiva finale del sito “non sembra” attualmente quella del riavvio della produzione di energia elettrica. I mesi che abbiamo guadagnato rispetto alla chiusura, che doveva avvenire alla fine dello scorso anno, consentono quindi una migliore riflessione rispetto alla prospettive del bando Futur-e”. Così Adriana Galgano, deputata del gruppo Civici e Innovatori, ha replicato alla viceministra Bellanova discutendo, in commissione Attività produttive, la sua interrogazione sulla riattivazione delle centrali Enel di Genova e Bastardo.

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