PROVENTI MULTE, GOVERNO NON CONCEDA DEROGA A PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE

Roma, 7 giugno 2017 – “Proventi multe, bene che il legislatore stia già prendendo in esame la possibilità di intervenire sul Codice della strada per rivedere la disciplina sanzionatoria per gli enti locali che utilizzano per fini diversi dalla sicurezza e dalla manutenzione delle infrastrutture, i proventi derivanti dalle multe e che si stia anche pensando di introdurre nuove forme di rendicontazione per tali risorse. Tuttavia la questione è più che attuale dato che, come evince dalle pronunce della Corte dei conti e dall’indagine pubblicata da Quattroruote, solo a Napoli si è speso un milione di euro per acquistare le divise della polizia municipale”. Così Adriana Galgano discutendo la sua interrogazione in commissione Trasporti nella quale si chiedono misure per far si che gli enti locali rispettino tutti gli obblighi puntuali di manutenzione delle strade e delle relative dotazioni di sicurezza previsti dagli articoli 142 e 208 del Codice della Strada.

“Il punto vero – ha proseguito – è che i costi della mancata sicurezza e dell’assenza di manutenzione sono altissimi: oltre ai 3mila decessi che si sono verificati sulle nostre strade, si stima che il Servizio sanitario nazionale spenda almeno 30 miliardi l’anno per i feriti da incidenti. Inoltre – ha evidenziato Galgano – sono qui soprattutto per sollecitare il governo a rivedere la decisione presa rispetto alla possibilità, per le province e le città metropolitane, di derogare ai vincoli di destinazione obbligatoria delle risorse derivanti dalle multe, di cui al momento si sta discutendo al Senato”.

“Porto in commissione – ha concluso la deputata – la voce dei consumatori e delle associazioni Aeci, Codacons, Codici, Konsumer Italia e Primo consumo che hanno sottoscritto un appello a noi parlamentari proprio per scongiurare questa deroga che riporterebbe il Codice della Strada indietro di circa 10 anni. Quindi, bene la normativa allo studio del legislatore, che intendiamo supportare, ma chiediamo al Governo un impegno immediato affiché si eviti la concessione di tale deroga”.

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