ITALICUM, LA POLITICA NON E’ AL DI SOPRA DELLA LEGGE

Roma, 20 gennaio 2017 – “Ritengo grave che il Governo, come da lei annunciato viceministro Casero, non voglia ritirare la richiesta di inammissibilità nel giudizio di legittimità costituzionale della legge elettorale Italicum. Questa volontà, infatti, solleva una questione di non poco conto che fa capo a due diverse interpretazioni del ruolo della politica: c’è chi, infatti, ritiene che debba essere soggetta alla legge come tutti i cittadini e chi, al contrario, sostiene che possa considerarsene al di sopra. Pretendere che non ci sia un giudizio di costituzionalità sull’Italicum, quando ci sono i cinque tribunali di Messina, Torino, Perugia, Trieste e Genova che hanno sollevato dubbi in merito, equivale a sostenere che la politica debba considerarsi non soggetta alla legge. Una visione, questa, che noi combattiamo e che continueremo a combattere andando avanti con il giudizio di fronte alla Corte costituzionale”. A dirlo Adriana Galgano, deputata del gruppo Civici e Innovatori, replicando al viceministro all’Economia e alle Finanze, Luigi Casero durante la discussione della sua interpellanza sulle iniziative del Governo per garantire la neutralità in relazione alla decisione della Corte costituzionale sulla legittimità dell’Italicum.

“Con il Porcellum si è riproposta esattamente la stessa situazione e dal giudizio di incostituzionalità espresso dalla Consulta – ha continuato – è scaturito un problema molto serio: una parte del Paese, infatti, ha considerato la nostra elezione illegittima e dunque ci ritiene un Parlamento illegittimo. Adesso, con l’Italicum, rischiamo di fare lo stesso errore. Possibile che il Governo non si accorga dei rischi connessi ad un futuro Parlamento eletto con una legge che, a posteriori, sia dichiarata incostituzionale? Se fossi al vostro posto, vorrei saperlo se una legge elettorale è incostituzionale o meno perché vorrei che i cittadini votassero con una legge che rispetta quella Costituzione che, proprio gli italiani, con l’esito dell’ultimo referendum, hanno dimostrato, giustamente, di tenere in altissima considerazione. Noi ci auguriamo che la Corte rigetti la richiesta di inammissibilità – ha concluso Galgano – e continueremo a combattere per una migliore democrazia che tenga in conto la Costituzione e i diritti dei cittadini”.

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