AEROPORTO, QUANTO COSTERANNO GLI ULTERIORI 8 MESI DI INATTIVITA’ IN ATTESA DEI PRESUNTI VOLI FLYVOLARE?

Perugia, 06 dicembre 2017 – “Il nuovo accordo raggiunto dalla Sase con la compagnia FlyVolare desta serie preoccupazioni sulle strategie di gestione del nostro aeroporto. Dopo i precedenti dell’estate scorsa, con i danni economici e di immagine che ne sono derivati, si decide infatti di tornare a considerare il vettore che li ha causati come interlocutore per ampliare l’offerta del San Francesco d’Assisi. Quindi, non solo i voli che avrebbero dovuto decollare da luglio non sono partiti, ma ora bisognerà attendere fino ad aprile, ovvero altro tempo, per poterne, forse, disporre. E questi ulteriori otto mesi di inattività quanto costeranno ai contribuenti e all’Umbria tutta? E’ stato valutato che, nel frattempo, nulla è cambiato ovvero FlyVolare non ha ancora autorizzazioni e concessioni e quindi si deve appoggiare ad un’altra compagnia per garantire le rotte? Viene naturale domandarsi ma perché si devono sostenere i costi di questa intermediazione? A questo punto, il contratto lo si faccia direttamente con il vettore su cui prevede di appoggiarsi FlyVolare”. E’ tornata a ribadirlo, alla luce delle ultime notizie sulle decisioni assunte dal cda della società che gestisce lo scalo umbro, Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori che aggiunge: “Inoltre, desta perplessità anche la decisione di Umberto Golinelli di ritirare le dimissioni dato che la ragione che lo aveva spinto a lasciare era rappresentata, come da lui stesso precisato, proprio dalla gestione dei rapporti con FlyVolare. Infine, cosa ne pensano i soci della Sase di queste decisioni? Possibile che sembra che interessino solo al consigliere Ricci, all’avvocato Caforio e alla sottoscritta?”.

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